dora
(martedì 30 novembre 2010)
Categoria: Altro
Pena di morte
Eccola la notizia: oggi è la giornata mondiale contro la pena di morte. Che possiamo fare noi se non parlarne? Ora è sicuramente parte delle nostre coscienze, essere contro questa vergogna per l'umanità, ma io ricordo ancora, me bambina, alle elementari tenere testa alla maestra che ne parlava come di una forma di punizione dolorosa, ma necessaria. E' cambiato il modo di vedere questa forma di barbarie, nella nostra vecchia Europa, ma mentre non mi stupisce la mancanza di "umanità" nei paesi asiatici e in quelli di fede mussulmana, non riesco proprio a farmi una ragione, della presenza ancora oggi della pena capitale, nel paese che è stato l'esempio di libertà per il mondo intero, negli ultimi 3/4 secoli! Gli Stati Uniti. E' un grande controsenso, e non capisco come i movimenti per i diritti umani (nati quasi tutti da idee di americani), non riescano a far abrogare la pena capitale. Ancora una volta, e al di là di tutto, sono felice di essere una donna italiana. Non c'è niente da fare! Noi europei siamo gli eredi della civiltà prima greca e poi romana! Credo che i secoli passati abbiano forgiato il nostro modo di "sentire", rendendoci più riflessivi, più filosofi, insomma più "umani". E con questa riflessione un po' campanilista vi lascio, augyrandovi un buon pomeriggio.
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TORTORA (Anonimo)
(martedì 30 novembre 2010)
VERO,DORA,condivido in tutto ciò che hai espresso ecco xche'è importante
la cultura e l,apprendimento della medesima xche'CULTURA E' VITA:della
mente,del corpo,dell'anima.Noi"fortunati"xchè siamo nati nel paese che è
stato la culla della cultura del mondo dobbiamo esserne consapevoli
x evitare l'omologazione,l'appiattimento:solo possiamo cercare,visti i
mutamenti interculturali,di creare una convivialità delle differenze(che non è
annullamento della mia cultura a favore dell'altra o viceversa).
Comunque al di la' degli aspetti ed eventi negativi di cui ci fanno
fare una vera e propria indigestione emotiva io continuo a sperare nella
PERSONA DELL'UOMO anche xche' ci sono tanti begli esempi della sua
grandezza che ci vengono taciuti,solo xche' x il business comunicativo
NON FA NOTIZIA.CIAO,torno ai miei studi e buona serata a tutti
la cultura e l,apprendimento della medesima xche'CULTURA E' VITA:della
mente,del corpo,dell'anima.Noi"fortunati"xchè siamo nati nel paese che è
stato la culla della cultura del mondo dobbiamo esserne consapevoli
x evitare l'omologazione,l'appiattimento:solo possiamo cercare,visti i
mutamenti interculturali,di creare una convivialità delle differenze(che non è
annullamento della mia cultura a favore dell'altra o viceversa).
Comunque al di la' degli aspetti ed eventi negativi di cui ci fanno
fare una vera e propria indigestione emotiva io continuo a sperare nella
PERSONA DELL'UOMO anche xche' ci sono tanti begli esempi della sua
grandezza che ci vengono taciuti,solo xche' x il business comunicativo
NON FA NOTIZIA.CIAO,torno ai miei studi e buona serata a tutti
Assunta
(martedì 30 novembre 2010)
22:43 del 30-11-2010
La pena di morte è un qualche cosa che esula dai miei ragionamenti, mi terrorizza. La trovo una punizione barbara che lede i diritti umani. Nessuna società può contare sull'infallibilità dei propri tribunali. I giudici possono sbagliare, anche se in buona fede e condannare un innocente alla pena capitale, non avrebbe più rimedio, come è capitato tantissime volte.
Sono del parere, che la pena di morte non è mai giustifiata neanche in presenza di delitti orrendi. Quante volte abbiamo detto in un momento di rabbia o scoforto davanti a morti innocenti, "ci vorrebbe la pena di morte" sono cose che inconsciamente si dicono, ma non si pensano veramente e una società civile non può ammettere una tale barbarie. Sarebbe come mettersi sullo stesso piano, degli assassini, perchè anche se ammessa dalla legge, la pena capitale, sempre omicidio è. Nessuno tocchi Caino! La vita è preziosa e un essere umano, non può decidere ti toglierla ad un suo simile.
La pena di morte è un qualche cosa che esula dai miei ragionamenti, mi terrorizza. La trovo una punizione barbara che lede i diritti umani. Nessuna società può contare sull'infallibilità dei propri tribunali. I giudici possono sbagliare, anche se in buona fede e condannare un innocente alla pena capitale, non avrebbe più rimedio, come è capitato tantissime volte.
Sono del parere, che la pena di morte non è mai giustifiata neanche in presenza di delitti orrendi. Quante volte abbiamo detto in un momento di rabbia o scoforto davanti a morti innocenti, "ci vorrebbe la pena di morte" sono cose che inconsciamente si dicono, ma non si pensano veramente e una società civile non può ammettere una tale barbarie. Sarebbe come mettersi sullo stesso piano, degli assassini, perchè anche se ammessa dalla legge, la pena capitale, sempre omicidio è. Nessuno tocchi Caino! La vita è preziosa e un essere umano, non può decidere ti toglierla ad un suo simile.
dora
(mercoledì 1 dicembre 2010)
Non mi avete corretta: la giornata mondiale contro la pena di morte è stata il 10/10/10. La notizia passata ieri era relativa a una intervista di quel giorno, quindi vi si diceva" oggi" giornata ecc... Non ho controllato e mi sono "lanciata" nella mia filippica. IGNORANTE, SOMARA! Scusate l'inesattezza della data. Il resto è naturalmente sottoscritto e firmato. Ciao.in fondo sono una povera vecchietta malata!
dora
(mercoledì 1 dicembre 2010)
Non credeteci! Non sono nè vecchietta(come continuava a blaterare un ex del sito) nè malata. Un po' distratta?? Sii ! Ciao,a tutti, arrivano tra un po' gli amici del mercoledì sera (burraco). Buona notte e.... a domani.
Assunta
(mercoledì 1 dicembre 2010)
20:25 del 01-12-2010
No Dora, non sei ne ignorante e ne somara, semplicemente una svista che succede a tutti. Ma se fosse la giornata o no della pena di morte, ha poca importanza, l'importante e averne parlato, anche se nel nostro piccolo, non abbiamo risolto nulla.
No Dora, non sei ne ignorante e ne somara, semplicemente una svista che succede a tutti. Ma se fosse la giornata o no della pena di morte, ha poca importanza, l'importante e averne parlato, anche se nel nostro piccolo, non abbiamo risolto nulla.
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